Il punto forte del MotoGP di oggi è stata la gara Sprint, dove Fabio Quartararo ha nuovamente faticato, finendo al 13° posto, a 14,432s dal vincitore, Jorge Martín. Il pilota francese attribuisce i problemi al fatto che è necessario un cambiamento drastico, poiché sente che la moto è la stessa… da sei anni.
Analizzando la sua gara, il pilota della Yamaha ufficiale ha iniziato dicendo: ‘Un weekend lungo. Abbiamo testato molte cose dal punto di vista elettronico e nella gara ero chiaramente indietro rispetto al gruppo davanti a me per i primi giri. Questo mi ha almeno permesso di capire esattamente dove stavamo perdendo. Non siamo riusciti a trovare una soluzione, abbiamo provato molte cose diverse. Penso che ora sia chiaro che dal punto di vista elettronico manca qualcosa e è lì che dobbiamo lavorare di più nel weekend’.
Ha anche analizzato il lavoro di Remy Gardner, che sta sostituendo l’infortunato Álex Rins questo weekend: ‘Secondo me Remy ha fatto un buon lavoro, considerando le condizioni in cui è arrivato. Penso che più giri farà, più capirà la moto per spingere con questo tipo di moto. Il punto è che con queste moto MotoGP, accelerare è diventato come una piccola parte del lavoro che hai nel sedile, specialmente quando si verificano problemi di aderenza come questo, che è il nostro problema. Accelera e la moto scappa’.
La pista di Sachsenring si sta rivelando una vera sfida e il lavoro che fa con le impostazioni non è più sufficiente, crede: “Su questa pista non capisco completamente dove sia il problema, ma direi che soprattutto in frenata e all’ingresso delle curve siamo indietro. In uscita sembra anche che il nostro controllo di trazione non sia buono. Tuttavia, non penso che sia solo un’area in cui dobbiamo migliorare, perché abbiamo davvero bisogno di migliorare tutto. Già sapevamo che avremmo sofferto su questa pista e che sarebbe stato difficile. Non mi aspettavo di soffrire così tanto, però’.”
Quartararo ha anche detto che c’è bisogno di un grande cambiamento alla moto:
– Per me al momento sappiamo quale sia la nostra base e sappiamo molto bene che non possiamo migliorare solo lavorando sulle impostazioni. Ma facendo dei cambiamenti, alla fine si rischia di peggiorare le cose anziché migliorarle. A volte tornare indietro e testare molte cose non funziona, quindi a volte penso che sarebbe meglio correre sempre con la stessa moto. Questa moto è essenzialmente la stessa Yamaha che ho guidato per i sei anni in cui sono qui, e penso che la soluzione possa essere trovata in nuove parti piuttosto che lavorare sulle impostazioni.