Jorge Martin dichiara con fiducia di non avere più nulla da dimostrare alla Ducati dopo aver garantito la sua seconda vittoria nella stagione MotoGP del 2024 a Le Mans. La sua performance al Circuito Bugatti è stata praticamente impeccabile, poiché ha conquistato la pole position ed è uscito vittorioso sia nella Sprint che nella gara principale. Con questa vittoria, Martin ha ampliato il suo vantaggio nel campionato a 38 punti davanti al campione del 2023, Francesco Bagnaia. Ora, la Ducati si trova di fronte a un dilemma nel decidere quale pilota si unirà a Bagnaia nel team di fabbrica per il 2025, con Martin, Marc Marquez della Gresini e il pilota attuale Enea Bastianini tutti presi in considerazione. Martin crede fermamente che i suoi risultati consistenti siano sufficienti per garantirgli un posto nel team di fabbrica per la prossima stagione.
Parlando dopo il suo trionfo a Le Mans, Martin ha espresso fiducia nelle sue abilità e ha affermato: “Non credo di dover dimostrare nulla.” Ha anche approfondito le sue prospettive future, sottolineando che il risultato delle future gare non cambierà la sua posizione. Indipendentemente dal vincere o dall’incappare in un incidente, Martin crede fermamente di aver già fatto ciò che doveva fare ed è soddisfatto della sua performance. Quando gli è stato chiesto se la sua vittoria di domenica ha inviato un messaggio forte alla Ducati, ha riconosciuto la sua importanza, ma è rimasto convinto che ciò non avrebbe cambiato il processo decisionale. Martin ha sottolineato che rimane lo stesso pilota che era prima, indipendentemente dal risultato, e si fida che la Ducati abbia già informazioni sufficienti per fare la sua scelta. Ha concluso affermando che, se la Ducati non lo volesse per ragioni sconosciute, offrirebbe volentieri il suo talento ad altri.
Ammettendo di avere dubbi sulle proprie abilità prima della gara, lo spagnolo ha rivelato che i risultati hanno confermato la sua convinzione di essere attualmente il miglior pilota in griglia. Martin ha riconosciuto che tutti i piloti sperimentano incertezze prima di una gara e, anche se riconosce la propria forza, a volte si interroga sul suo vero potenziale. Tuttavia, attraversare il traguardo a Le Mans ha rafforzato la sua fiducia, portandolo a riflettere: “Chi è il numero uno? Chi è il numero uno?”
© 2024