La Porsche Penske Motorsport è stata la vincitrice delle 24 Ore di Daytona, che questo weekend hanno dato il via al campionato IMSA SportsCar. Era più di 20 anni che il costruttore tedesco non vinceva in generale, ed è stata la 19ª volta che lo ha fatto.
È stato nell’ultima ora, durante un full course yellow e dopo l’ultimo pit stop, che Felipe Nasr ha preso definitivamente il comando della Porsche n.7 che ha condiviso con Daniel Cameron, Josef Newgarden e Matt Campbell.
Fino alla fine, Nasr è stato costretto a difendersi dagli attacchi di Tom Blomqvist negli ultimi 32 minuti, tagliando il traguardo 2,112 secondi davanti al rivale del Cadillac n.31 del Whelen Cadillac Racing. In quella macchina c’erano anche Jack Aitken e Pipo Derani.
Il podio assoluto è stato completato dall’Acura n.40 del Wayne Taylor Racing con Andretti di Colton Herta, Jenson Button, Jordan Taylor e Louis Delétraz, che si è piazzata a 14,989 secondi dal primo posto. Le prime cinque posizioni hanno visto altre due Porsche: la n.6 della Porsche Penske Motorsport e la n.5 della Proton Competition Mustang Sampling.
Il BMW Team RLL ha raggiunto il settimo e l’ottavo posto. Per quanto riguarda Filipe Albuquerque, il pilota portoghese era nell’Acura n.10 del Wayne Taylor Racing e ha lottato per il podio, arrivando anche a guidare in una fase della gara. Tuttavia, dopo otto ore, un problema elettrico ha lasciato la macchina ferma in pista.
È stato possibile tornare ai box per le riparazioni, ma le 40 giri persi hanno impedito ad Albuquerque, Brendon Hartley, Marcus Ericsson e Ricky Taylor di ottenere un risultato significativo. Sono arrivati noni nella classe GTP e 43esimi assoluti.
Nelle altre classi, la Era Motorsport ha vinto nella categoria LMP2 con la Oreca n.18 di Christian Rasmussen, Connor Zilisch, Dwight Merriman e Ryan Dalziel. Hanno superato di 6,800 secondi la Oreca n.04 della Crowdstrike Racing by APR, seguita dalla Oreca n.74 della Riley con l’ex pilota di Formula 1 Felipe Massa. La Sean Creech Motorsport ha gareggiato con la Ligier n.33, nella quale João Barbosa è stato uno dei piloti di un quartetto che ha concluso nono nella classe e 45esimo assoluto.
I GTD Pro hanno visto la vittoria della Risi Competizione con la Ferrari n.62 di Alessandro Pier-Guidi, Daniel Serra, Davide Rigon e James Calado che ha battuto di un giro la Porsche n.77 della AO Racing. Il Paul Miller Racing ha piazzato la BMW n.1 all’ultimo gradino del podio, con un ritardo di tre giri. La Winward Racing si è imposto nella classe GTD con la Mercedes n.57 di Daniel Morad, Indy Dontje, Philip Ellis e Russell Ward, finendo solo 2,731 secondi davanti alla Ferrari n.21 della AF Corse. Un’altra Ferrari ha chiuso il podio, nel caso la n.34 della Conquist Racing, a un giro dai primi due classificati.