L’Ente Regolatore dei Servizi Energetici (ERSE) ha approvato la riduzione delle tariffe, per il 2024, del 4,2% per i commercianti di elettricità per la mobilità elettrica (CEME) e per gli operatori di punti di ricarica (OPC) per i veicoli elettrici.
In una nota, l’ERSE ha rivelato che nella decisione finale ha mantenuto la proposta che aveva divulgato a ottobre. “Il regime in vigore stabilisce una serie di relazioni tra le diverse entità coinvolte”, ha ricordato, indicando che “gli utenti di veicoli elettrici (UVE) stipulano contratti con i commercianti di elettricità per la mobilità elettrica (CEME) per il servizio di ricarica, effettuato presso i punti degli operatori di punti di ricarica (OPC)”.
Inoltre, il regime legale “prevede la possibilità di integrazione nella rete Mobi.E di punti di ricarica ad accesso privato, per uso esclusivo o condiviso, su richiesta dei proprietari del luogo di installazione del punto di ricarica (detentori di punti di ricarica, DPC)”.
In questo modo, “per l’anno 2024, l’ERSE approva una riduzione del 4,2% delle tariffe applicabili ai CEME e agli OPC e una riduzione del 3,2% delle tariffe applicabili ai DPC, rispetto alle tariffe praticate nell’anno 2023”.
L’ente regolatore ha ricordato che nel 2022, “la rete di mobilità elettrica ha permesso la realizzazione di oltre 2,20 milioni di ricariche, su un totale di 6.716 punti di ricarica”, prevedendo che “nel 2024 la rete di mobilità elettrica raggiungerà circa 4,98 milioni di ricariche, rappresentando un aumento del 33% rispetto all’estimazione di 3,69 milioni di ricariche per l’anno 2023”.