Dopo aver autenticamente demolito il record del Tesla Model S Plaid al Nürburgring, togliendo ben 20 secondi al tempo della berlina elettrica di Elon Musk, e aver stabilito 23 nuovi record in un solo giorno (tra cui lo 0-100 km/h in 1,81 secondi, lo 0-200 km/h in 4,42 secondi e un nuovo record nel quarto di miglio con un tempo di 8,25 secondi), la Rimac Nevera è tornata sulla pista di prova di Papenburg, in Germania, per aggiungere un altro record mondiale alla sua collezione: è ora l’auto di produzione più veloce a viaggiare… all’indietro!
La supercar elettrica della Rimac ha raggiunto una velocità di 275,74 km/h viaggiando all’indietro, una prestazione che la stragrande maggioranza delle auto non riesce a raggiungere nemmeno viaggiando in avanti… Il pilota ufficiale della casa, Goran Drndak, ha avuto qualche difficoltà ad adattarsi alle condizioni particolarmente impegnative del test, ma riconosce che il risultato è stato assolutamente incredibile: “Nel test vero e proprio, sicuramente ho impiegato del tempo per abituarmi. Si guarda indietro, osservando il paesaggio allontanarsi sempre più velocemente, si sente il collo essere tirato in avanti, quasi la stessa sensazione che si avrebbe in una frenata decisa. E ci si concentra solo nel muovere il volante con molta delicatezza, facendo attenzione a non disturbare l’equilibrio, osservando l’obiettivo e il punto di frenata nello specchietto retrovisore, mentre si tiene d’occhio anche la velocità”, ha spiegato.
A causa dell’assenza di un cambio convenzionale, i quattro motori possono invertire la polarità e sviluppare velocità impressionanti in qualsiasi direzione.
Un fulmine con quasi 2000 CV
È importante ricordare che la potenza totale combinata della Nevera raggiunge i 1914 CV, mentre la coppia arriva a stratosferici 2360 Nm, con trazione integrale e sistema di vettorializzazione della coppia, con la trasmissione affidata a quattro scatole riduttrici a rapporto fisso, una per motore, ognuna installata su ogni ruota anteriore e posteriore. Il sistema è associato a una batteria a forma di “H” con una capacità di 120 kWh, posizionata sotto il pavimento, in grado di garantire un’autonomia stimata di 547 km nel ciclo combinato WLTP.
Questo modello, chiamato con un nome croato che descrive le tempeste a formazione rapida nel Mediterraneo, estremamente potenti e cariche di fulmini, ha una produzione limitata a soli 150 esemplari, ognuno con un costo di circa due milioni di euro.