L’aumento previsto per il 2024 dell’imposta unica di circolazione (IUC) è stato fortemente criticato da Carlos Barbosa, presidente dell’ACP, che considera la misura assurda e prepotente: “È la più grande rapina alle classi più svantaggiate e, soprattutto, non ha alcun senso, perché, effettivamente, quando vogliono che il parco auto sia rinnovato, sono proprio quelli che non hanno le condizioni per rinnovarlo che stanno attaccando”, ha affermato.
Ciò che è in gioco è l’intenzione di imporre un aumento dell’IUC sui veicoli e motocicli immatricolati prima del 2007, cercando così di compensare la perdita di ricavi derivante dalla riduzione del valore dei pedaggi delle ex-SCUT, ma anche di agire a livello ambientale, dal momento che sono veicoli più inquinanti.
Prevendo una perdita di ricavi di 72,4 milioni di euro legata alla riduzione dei pedaggi del 30% in sei delle ex-SCUT dell’entroterra e dell’Algarve, il governo intende agire con la “creazione del componente ambientale per i veicoli delle categorie A ed E, nell’ambito degli strumenti di fiscalità verde”.
In termini pratici, l’importo dell’IUC da pagare per questi veicoli aumenterà fino a 25 euro, ma la proposta di bilancio fa riferimento al fatto che l’IUC sarà “progressivamente aumentato fino a quando l’aliquota dell’IUC rappresenterà l’intera imposta relativa alle emissioni di CO2 di questi veicoli”.
Secondo i dati dell’ACP, circa tre milioni di automobili e mezzo milione di motocicli subiranno l’aumento “brutale” dell’IUC a partire da gennaio.
Quasi 400.000 persone hanno firmato una petizione contro gli aumenti
In circolazione su Internet c’è una petizione contro l’aumento dell’IUC (Imposta Unica di Circolazione) previsto nel Bilancio dello Stato per il 2024, che conta già più di 394.000 firme.
António Costa ha reagito nel primo giorno di dibattito generale sul Bilancio dello Stato 2024: “Non ignoro che quasi 400.000 persone hanno firmato una petizione. Ma non ignoro nemmeno la bugia che voi signori avete venduto, cioè che l’IUC avrebbe avuto un aumento del 1.000% quando quello che le persone pagheranno l’anno prossimo, e in ciascuno degli anni successivi, sarà al massimo un aumento di 25 euro”.
Argumenti che non sono bastati per dissuadere i responsabili della protesta su Internet, ora impegnati a mobilitare i portoghesi per azioni in tutto il paese: “Il 5 novembre, porti la sua automobile precedente al 2007 presso il Municipio della sua capitale di distretto, parcheggi e manifesti in modo rumoroso, ma soprattutto responsabile e pacifico”, si legge in un comunicato.