Emozione, suspense, imprevedibilità. Ecco come è andata un’altra gara di MotoGP, con Jorge Martin che ha avuto la meglio sulla concorrenza a Buriram. Alla fine di una gara in cui uno qualsiasi dei tre piloti avrebbe potuto vincere, è stato lo spagnolo a completare la gara completa al GP di Thailandia.
La gara principale del weekend è iniziata bene per Martin, che ha mantenuto il primo posto, mentre Bagnaia è salito anche al quarto posto, guadagnando subito due posizioni. L’italiano sarebbe poi tornato sesto al primo giro dopo un po’ di confusione, mentre Aleix Espargaro si è “infiliato” in mezzo per prendere il secondo posto, con Brad Binder al terzo.
I primi giri sono stati molto intensi e i piloti erano molto vicini, ed è stato Binder a battere A. Espargaro e prendere il secondo posto, con Marc Marquez che ha sorpassato anche Bagnaia per prendere il sesto.
Dopo cinque giri Martín era in testa con 0,210s di vantaggio su Binder, che a sua volta aveva Alex Marquez a 0,422s. Luca Marini era quarto e A. Espargaro quinto.
Dopo sei giri Miguel Oliveira è stato il primo pilota a abbandonare la gara, a causa di problemi alla sua Aprilia RS-GP.
Bagnaia stava mostrando un certo miglioramento e si è portato al quinto posto.
Ecco la top ten dopo otto giri, con A. Marquez nelle posizioni del podio:
Marini è stato il prossimo a non avere argomenti con Bagnaia, che era ora quarto. Martin rimaneva due decimi davanti a Binder, mentre A. Marquez era a 0,448s dal leader. Marquez era a 0,448s dal leader e aveva il #1 a 0,525s.
A metà gara c’è stato un importante contraccolpo: A. Marquez è caduto alla curva 10 ed è uscito dalla gara mentre era in terza posizione, “offrendo” così il podio a Bagnaia. 0,626s separavano il terzo dal primo, Martín.
Johann Zarco, vincitore dell’ultimo GP, era distante 13°, dietro a Joan Mir. Anche le KTM erano in campi opposti, con Binder al secondo posto, Jack Miller al 15°. Le due Tech3 GASGAS erano insieme in fondo alla classifica al 18° e 19°.
Nelle ultime tornate Martín stava perdendo tempo su Binder e il sudafricano era a 0,135s di distanza. Fabio Quartararo, più indietro, è salito al settimo posto scambiandosi con Marc Marquez, in un momento in cui il duo del Mooney VR46 Racing Team stava lottando per il quarto posto con Bezzecchi che ha avuto la meglio su Marini per il momento al quarto posto.
Ecco la top five con otto giri alla fine:
Qualche istante dopo Binder si è portato in testa ma è stato leggermente largo, permettendo a Martín di tornare in testa alla gara. Il pilota KTM lo ha brevemente superato di nuovo, ma l’#89 è riuscito a recuperare: con cinque giri alla fine era tutto ancora aperto, visto che anche Bagnaia… si stava avvicinando, a 0,223s dal leader.
All’inizio del 23° giro Binder si è portato in testa e questa volta ha “chiuso” la porta. Martin si trovava effettivamente al secondo posto per la prima volta e a meno di due decimi dal leader.
La tensione era quasi palpabile e Martin sembrava molto vicino al limite, con Bagnaia a soli 0,111s di distanza e in attesa di approfittare dello spagnolo. Una fase assolutamente decisiva della gara, in cui qualsiasi errore poteva essere irreversibile.
Emozionante! Martin, nonostante le difficoltà, non si è arreso e nel terzo settore del 25° giro si è portato in testa, e all’inizio dell’ultimo giro Bagnaia è passato dal terzo al primo posto per pochi metri, ma Martin e Binder hanno risposto e tutto è tornato alla formula iniziale.
La frequenza cardiaca era alle stelle e tutti gli occhi erano puntati sulla lotta per la vittoria. È stato l’ultimo attacco, tutto o niente, e Martin è riuscito a avere la meglio su Binder e Bagnaia e a vincere, completando così un altro GP pieno di trionfi.
Binder, dopo aver terminato secondo, è stato informato non appena ha attraversato il traguardo che aveva perso una posizione per aver toccato la parte verde della pista, regalando il secondo posto a Bagnaia.