Quindi, Gresini sembra essere un candidato ideale per BMW come partner – o potenzialmente lasciare MotoGP, concentrarsi sullo sviluppo dei giovani piloti come ha fatto storicamente. Vale la pena notare che Gresini ha esperienza come team indipendente ufficiale, essendo stata la struttura ufficiale di Aprilia dal 2015 al 2021.
- LCR Honda:
LCR è stato legato a Honda dal 2006. Questa fedeltà sembra essere salda, anche in mezzo alle attuali sfide di Honda. Tuttavia, come si è visto con Pramac e Ducati, le partnership di lunga data potrebbero non essere eterne. Se Lucio Cecchinello decidesse di lasciare Honda per un altro produttore, ciò non significherebbe necessariamente che i giapponesi sarebbero senza un team satellite: Gresini potrebbe essere anche una soluzione.
- Pertamina Enduro VR46:
Come già accennato, il team di Valentino Rossi ha firmato un contratto quinquennale con Ducati come team satellite con supporto di fabbrica. Pertanto, almeno fino al 2029, non sarebbero in grado di unirsi ad un altro produttore. Tuttavia, se BMW si avvicinasse, la partnership potrebbe avere senso, considerando che Rossi è un pilota ufficiale per i bavaresi nel Campionato del Mondo di Endurance (WEC) nelle auto.
- Prima Pramac Racing:
Prima Pramac Racing è fuori dalla corsa per BMW o qualsiasi altro produttore che voglia entrare in MotoGP. Il team di Paolo Campinoti ha un contratto come secondo team di fabbrica Yamaha a partire dal 2025, che durerà almeno sette stagioni.
Tech3 è stato con KTM dal 2019 e la partnership si è solo rafforzata. La scelta dei piloti per il 2025 (Enea Bastianini e Maverick Viñales) mostra gli investimenti significativi che gli austriaci stanno facendo nel team di Hervé Poncharal, rendendo improbabile una separazione nel prossimo futuro.
Trackhouse Racing, sotto la guida del team boss Davide Brivio, sembra fortemente legato ad Aprilia, che sta rafforzando il supporto al suo team satellite. Sembra improbabile che questa partnership si rompa nei prossimi anni.
Questo scenario sembra altamente improbabile. Ducati sta attualmente godendo di un grande successo, KTM sta aumentando i suoi investimenti in MotoGP e Aprilia sta anche rafforzando la sua presenza. I produttori giapponesi, sebbene non più dominanti come in passato, sono ancora attivi e ambiziosi.
Sia Honda che Yamaha hanno piani ambiziosi per tornare ai risultati di alto livello e anche se non raggiungeranno questo obiettivo entro il 2025 e il 2026, hanno un’importante opportunità con le nuove regolamentazioni che entreranno in vigore nel 2027. Inoltre, entrambi i produttori sono essenziali per MotoGP e il campionato fa parte integrante del loro “DNA”.
Quindi, sembra molto improbabile che uno dei cinque attuali produttori di MotoGP abbia intenzione di lasciare, creando così una vacanza per una nuova squadra. Tuttavia, come ha mostrato il caso della Suzuki, a volte l’imprevisto può accadere.