Man mano che il MotoGP si dirige verso l’India per la prima volta e dato che si tratta di un paese asiatico, non sorprende che siano sorti problemi burocratici. Questa non è la prima volta che si verificano tali problemi in questo campionato globale. Non solo Honda è stata colpita; anche altri produttori hanno affrontato problemi simili, causando ritardi nei loro piani di viaggio.
L’ostacolo burocratico principale riguarda i visti, che sono permessi che consentono alle persone di entrare e soggiornare in un paese per una durata specifica. Esistono vari tipi di visti, ma per brevi soggiorni non dovrebbero esserci complicazioni significative. In particolare, Honda ha dovuto riprogrammare i voli per i membri del team di gara dal martedì al mercoledì, poiché nessun visto per il team Repsol Honda era arrivato entro lunedì. Ciò che preoccupa ancora di più è che non sono gli unici colpiti. Anche le squadre di Moto2 e Moto3 hanno affrontato problemi simili.
Aggravando le sfide, per mesi il GP dell’India è stato avvolto nell’incertezza. I piloti non sono del tutto sicuri della sicurezza della pista. Inoltre, c’è una preoccupazione per la salute in India (e in Asia in generale) – il virus Nipah. Di recente, sette scuole della regione sono state chiuse a causa del virus. L’aspetto allarmante del virus Nipah è che non esiste un vaccino per esso e ha un’alta mortalità, che varia dal 40% al 70%. Tuttavia, quando il Circuito Internazionale Budhh è stato collegato al MotoGP, questi fattori erano già noti.
Problemi e potenziali soluzioni
Marc Márquez, il rinomato pilota, ha evidenziato il problema del visto oggi postando una foto sulla sua storia di Instagram. Ha menzionato: “Volo ritardato a causa della mancanza di visto per l’India, quindi andiamo a fare un giro in bicicletta”, indicando il suo modo di sfruttare al meglio il tempo di attesa. Ad oggi, martedì, non è ancora riuscito a recarsi al circuito a causa del problema del visto sopra menzionato. Se il visto arriva in tempo, potrebbe essere in grado di partire mercoledì, giusto in tempo per la giornata stampa di giovedì e per competere nel weekend. Resta da vedere come si sviluppa questa situazione, poiché non sarebbe sorprendente se alcuni piloti dovessero saltare questo Gran Premio per lo stesso motivo.
Team come Ducati e Yamaha sono pronti a partire in quanto hanno ricevuto la documentazione necessaria in tempo. Tuttavia, altri marchi, tra cui Honda, dovranno attendere i loro visti, viaggiando potenzialmente all’ultimo minuto (entro giovedì al più tardi). Se ci saranno assenze significative, c’è la possibilità che l’attività in pista di venerdì possa essere parzialmente o interamente sospesa.