Il GP del Qatar rimarrà certamente nella carriera di Fabio Di Giannantonio come il pilota che, allora nella sua seconda stagione in MotoGP, ha ottenuto le sue migliori prestazioni: è arrivato secondo nella gara Sprint e ha vinto per la prima volta un GP nella categoria top domenica. L’italiano ha già detto che vuole essere almeno tra i primi tre, ma… può fare ancora meglio?
Il pilota del Pertamina Enduro VR46 Racing Team si è dimostrato molto competitivo nei test a Losail, con il quinto miglior tempo nel primo giorno e l’ottavo nel secondo, e alla fine di questi ha indicato i piloti ufficiali come favoriti per vincere all’inizio della stagione, ma ha anche chiarito di voler lottare per i primi tre posti e, considerando quanto ha mostrato, uno scenario del genere non sarebbe del tutto irragionevole.
Abituato a non essere considerato uno degli outsider o contendenti per la vittoria, DiGia non ha la pressione di altri piloti come Pecco Bagnaia o Jorge Martín, il che lo “libera” in parte da quell’aspettativa ed è proprio lì che il pilota sa brillare: l’anno scorso ha vinto in Qatar quando non aveva nemmeno una squadra per il 2024 e stava lottando per un posto in griglia, e poi il numero 49 ha semplicemente detto che era concentrato sulla… gara.
Ecco esattamente quello che il pilota, che è ancora su una moto familiare – la Ducati Desmosedici GP23 – ha detto che cercherà di fare, anche se questa volta non ha evitato di mostrare un po’ più di ambizione, dicendo: “Penso che siamo in una buona posizione, dove possiamo lottare per il podio al momento, quindi ci proverò e poi vedremo”.
E se è in forma e ottiene un buon risultato, potrebbe Di Giannantonio unirsi ai piloti che lottano per i primi cinque nel campionato?
Dovremo aspettare e vedere cosa può fare DiGia, ma è certo che se l’italiano mantiene la forma mostrata alla fine del 2023, quest’anno potrebbe avere un ruolo nei piloti che possono definire “chi vince” il campionato del mondo, perché per ora non sembra essere tra i favoriti.