Bruno Famin, di Alpine, crede che il potere dell’idrogeno abbia un grande potenziale per le auto sportive, mentre il produttore francese svela il suo concetto aggiornato di auto Alpenglow. L’Alpenglow, inizialmente introdotto nel 2022 come uno sguardo al futuro del marchio, si è trasformato nel HY4, un “laboratorio di gara ambulante” dotato di un motore a combustione interna a idrogeno a 4 cilindri. Famin, vicepresidente di motorsport di Alpine, sottolinea i vantaggi dell’idrogeno, affermando che offre una soluzione promettente per le auto sportive in termini di strada e applicazioni di gara. Egli evidenzia le basse emissioni del motore a combustione interna, con un focus particolare sulla riduzione delle nocive emissioni di particelle di NOx attraverso l’uso di emissioni d’acqua. Alpine sta già lavorando su ulteriori sviluppi, tra cui lo stoccaggio dell’idrogeno in forma liquida. Famin esprime anche gratitudine nei confronti di ACO e FIA per il loro supporto nell’introduzione della classe dell’idrogeno per le 24 Ore di Le Mans fino al 2027.
O HY4, basato su un telaio LMP3, monta un motore a 4 cilindri che eroga 250kW (340cv), raggiunge una velocità massima di 270km/h e arriva fino a 27.000 RPM. Alpine sta inoltre sviluppando una “sorella maggiore”, l’HY6, che sarà alimentata da un motore a 6 cilindri progettato appositamente per l’uso dell’idrogeno. L’HY6 è attualmente in fase di test e sarà svelato entro la fine dell’anno. Anche se la coppia e la potenza dell’HY4 sono paragonabili a quelle di un motore a benzina, l’autonomia è inferiore. Tuttavia, François Champod, direttore veicoli di Alpine Racing, è orgoglioso della capacità dell’auto di percorrere quasi 100 chilometri in pista senza rifornimenti. L’HY4 è dotato di tre serbatoi carburante da 55 litri ciascuno per immagazzinare l’idrogeno in forma gassosa, una impresa che Champod descrive come piuttosto impegnativa a causa delle considerazioni sulla sicurezza e del drastico cambiamento di pressione durante l’iniezione.
Famin chiarisce che l’HY4 non è destinato alle corse, ma funge da piattaforma per apprendere sulla tecnologia dell’idrogeno ed esplorarne le potenziali applicazioni su auto da strada e supercar. Conferma che l’auto non sarà utilizzata per le corse nel 2027, anno in cui l’ACO prevede di permettere alle auto a idrogeno di partecipare alle 24 Ore di Le Mans. Quando gli viene chiesto sulla possibilità che Alpine gareggi con un’auto a idrogeno a Le Mans prima del 2027, Famin crede che concentrarsi su un progetto alla volta sia essenziale e suggerisce che lo sviluppo parallelo non sia praticabile.