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La gestione dei rischi nel traffico nella seconda tappa del Campionato Mondiale di Resistenza della FIA 2024, che si terrà il prossimo fine settimana a Imola, sarà simile alla tappa precedente in Qatar, secondo quanto dichiarato da Matt Campbell della Porsche alla stampa.
“Per essere onesti, credo che sarà una situazione molto simile al Qatar, nonostante lo stile del circuito sia piuttosto diverso”, ha risposto il pilota australiano quando è stato interrogato in merito. “In Qatar c’è stata una significativa gestione dei rischi in alcuni momenti a causa della presenza di sezioni ad alta velocità in pista, dove perdere tempo prezioso dietro alle vetture GT era una possibilità.”
“Prevedo che sarà lo stesso ad Imola, anche se lo stile del circuito è completamente diverso. Questo perché troveremo diverse curve lente nella sezione intermedia del circuito, dove sorpassare potrebbe non essere fattibile quando si affronta il traffico.”
Imola, precedentemente conosciuta come Autodromo Enzo e Dino Ferrari, è nota per le sue caratteristiche strette e impegnative, un circuito che Campbell e il suo compagno di squadra Kevin Estre hanno descritto come avendo una sensazione “antica”.
Campbell, che guida la Porsche #5 963 insieme a Fred Makowiecki e Michael Christensen, ha continuato: “Credo che la gestione del traffico sarà altrettanto impegnativa dal punto di vista della gestione dei rischi, il che renderà le cose molto sfidanti.”
“E penso che sia qui che molti errori si verificheranno perché, ad Imola, ci sono opportunità limitate di sorpasso, e alcune delle vetture GT sono ancora piuttosto veloci in queste sezioni a causa dell’uso delle zebre. Quindi, senza dubbio, sarà un compito impegnativo.”
Auto di sicurezza e bandiere gialle complete sono “previste”
Quando interrogato sulla possibilità di safety car e bandiere gialle complete, Campbell ha risposto: “Direi che, sicuramente a Imola, mi aspetterei qualcosa.”
“La natura del circuito, così come la vicinanza dei muri, le conferisce un’atmosfera più antica. Di conseguenza, non ci saranno così tante vie di fuga come abbiamo visto in Qatar. Quindi, quando qualcosa va storto, è più probabile che si traduca in bandiere gialle.”
“Quindi, senza dubbio, spero che ci sia una maggiore possibilità di bandiere gialle durante la gara, il che sicuramente aggiungerà più imprevedibilità alla competizione”, ha concluso.