La Daihatsu ha presentato al Salone della Mobilità del Giappone una nuova gamma di concept, presentando la Vision Copen che abbraccia l’identità di “cabriolet sportiva compatta”. Ma il marchio del gruppo Toyota non si è neanche allontanato dalle “inconfondibili kei car, veicoli tipicamente giapponesi, pensati per la città, come dimostra la curiosa me:MO – uno dei quattro prototipi presentati sotto il motto “ridefinire la relazione tra le automobili e le persone”.
Con soli 2.955 mm di lunghezza, 1.475 mm di larghezza e 1.590 mm di altezza, la Daihatsu me:MO è una city car elettrica modulare che può essere personalizzata con una vasta gamma di pezzi stampati in 3D. La proposta del produttore giapponese di automobili è quella di offrire totale libertà di personalizzazione al veicolo a due porte, che può cambiare stile quante volte il proprietario desidera.
Il sistema modulare per componenti interni ed esterni del me:MO non consente solo una nuova configurazione della carrozzeria dell’auto, creando design unici, ma anche la produzione di pezzi per l’abitacolo, con stili e forme adatti a diverse fasi della vita. Non essendo particolarmente spaziosa, con meno di 2,0 metri di passo, questa mini EV può variare tra una configurazione a un solo posto, per viaggi individuali, o incorporare sedili aggiuntivi per un ambiente orientato alla famiglia.