Dani Pedrosa è stato vicino al podio nella gara sprint del Gran Premio di Spagna di MotoGP. La qualifica sotto la pioggia lo ha spinto al 16° posto sulla griglia di partenza, ma gradualmente ha riguadagnato posizioni per finire quarto, appena dietro a Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha).
Il pilota della Red Bull KTM ha spiegato cosa lo ha ostacolato in qualifica: ‘La qualifica è stata un po’ difficile oggi, perché era la prima volta che guidavo questa moto sotto la pioggia, quindi ci mancavano alcune cose per essere al top – come il settaggio e la mappatura. Ho provato perché era la qualifica e non avevamo tempo effettivo per preparare la moto. Ho visto delle possibilità, ma alla fine non è stato possibile per me fare un giro in 1m47s, che era il tempo necessario. E avevo una sensazione strana con le gomme. Non sono riuscito a fare meglio del 16° posto in griglia’.
Il risultato della qualifica era compromettente, ma Pedrosa ha avuto una buona partenza e poi ha assistito a diversi incidenti, optando per un approccio più cauto: ‘Partire da quella posizione non è mai un buon punto di partenza, ma oggi la gara era particolare perché la pista era umida in alcune zone, quindi dovevamo fare molta attenzione alle chiazze bagnate ed era molto facile allargarsi un po’ e toccare le zone umide e poi cadere. Ho fatto una partenza decente, ho passato più o meno bene le prime due curve. Ero più o meno P13 e ero già dietro a Fabio. Volevo superarlo subito nei primi due giri, ma ho visto un incidente, poi nel giro successivo un altro incidente, poi nel giro successivo un altro incidente, e ho detto: «Forse non spingere troppo, perché forse le gomme non sono pronte o la pista è insidiosa, quindi procedi passo dopo passo»’.
Con così tanti incidenti davanti e la sua attenzione su Quartararo, il “Piccolo Samurai” alla fine ha perso il conto della sua posizione e non si è reso conto che stava lottando per il podio alla fine, come ha rivelato: ‘Sono rimasto dietro a Fabio per tutta la gara, ma ogni due o tre giri, due ragazzi fuori, tre ragazzi fuori, un altro ragazzo fuori. Quindi non sapevo più la mia posizione perché quando stavo passando in rettilineo cercavo di sorpassare Fabio e passavo sempre da questo lato e non vedevo molto bene il mio cartellino. Stavo controllando il mio distacco e non riuscivo a leggere la posizione. Quindi nell’ultimo giro non sapevo che eravamo P3 e P4, pensavo in realtà che fossimo P6 e P7. Quindi ho detto, «OK, è l’ultimo giro, non provare troppo e finisci solo la gara». È un peccato perché abbiamo perso il podio per 0,050s. Ma comunque prendo questo ottimo risultato perché siamo partiti 16°, normalmente è una situazione di gara speciale e penso che abbiamo fatto una gara intelligente’.