Le foto scattate in Sicilia dai nostri lettori si sono rapidamente diffuse su Internet, come si dice in questi casi. Tanto che sono apparse altre foto inequivocabili, in cui la stessa motocicletta è dipinta persino in quel riconoscibile rosso di marchio. Ciò che è curioso è il fatto che siano arrivate sui social network quasi contemporaneamente. Questo potrebbe far sospettare i più maliziosi, ma non cambia la sostanza dei fatti.
Torniamo quindi al misterioso supermotard a singolo cilindro visto come prototipo, che ci ha subito fatto sospettare che fosse una Ducati. Alcuni dettagli, in particolare i parafanghi e la griglia, ma anche il carter, ci hanno indirizzato verso Borgo Panigale. E non è tutto. Qualche mese fa, vi abbiamo parlato di una registrazione che la stessa Ducati aveva effettuato negli Stati Uniti presso la NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration degli Stati Uniti, un’agenzia del Dipartimento dei Trasporti). Tra i vari motori bolognesi, era apparsa un’unità a singolo cilindro raffreddata a liquido da 659 cc e quattro valvole. L’immaginazione ci ha immediatamente portato a pensare a un possibile debutto Ducati nel mondo dell’enduro, anche se la strada del motard, per così dire, sembra molto più adatta al marchio al momento. Tuttavia, l’ingresso nell’enduro e nel motocross è un argomento che torna quando si parla di Ducati. Non è la prima volta che ci sono voci su un singolo cilindro da 450 cc in grado di competere nel MX, di una vera e propria “cross” insomma. Al contrario, qualche anno fa si parlava del 2024 come possibile anno per Ducati, e di recente gli indizi sono aumentati.
In questo caso, però, stiamo affrontando una configurazione chiaramente orientata alla strada. Come abbiamo detto fin dall’inizio, molto probabilmente stiamo parlando di una sorella minore dell’Hypermotard che non ci sorprenderebbe vedere tra le Premiére all’EICMA proprio ora. La cilindrata di 659, però, è solo una nostra teoria, non lo sappiamo con certezza. E anche se i centimetri cubi fossero 630, avrebbe comunque senso come metà della cilindrata della Testastretta V2. Un motore del genere potrebbe avere una potenza di almeno 70 CV, se non 80, il che lo farebbe probabilmente il motore a singolo cilindro più potente sul mercato, sostituendo il KTM 690. E sarebbe proprio alle singole cilindrate austriache e svedesi che questa superbike bolognese si rivolgerebbe. Rispetto a queste, potrebbe anche avere un doppio albero a camme in testa e forse, chissà, distribuzione desmodromica. Queste sono chiaramente solo supposizioni. L’unica certezza al momento è che presto ci troveremo di fronte a una nuova moto affascinante da godere.