Il pole-sitter Luca Marini ha concluso la gara Sprint ieri in seconda posizione, terminando la gara lunga di oggi in anticipo, non per sua colpa, ma perché è stato colpito da Brad Binder.
In un briefing, il pilota italiano del Mooney VR46 ha spiegato che non c’era nulla che potesse fare per evitare la collisione, mostrandosi soddisfatto del weekend e non risentito nei confronti di Brad Binder:
– No, era impossibile (schivarlo), ho solo visto un lampo e puff, è finita. Ma Brad è venuto nel mio box e mi ha spiegato tutto, quindi ora sono meno arrabbiato perché ha detto che quando è andato sul cordolo ha avuto un momento con la moto e a volte succede che le pastiglie anteriori si aprano. Questo mi è successo anche questo weekend e conosco quella sensazione. È stata solo sfortuna nel mio caso. È qualcosa che non posso controllare, ma sono più deluso dalla mia partenza perché la mia partenza non è stata così buona, ma poi quando Jorge mi ha superato in rettilineo, ho dovuto chiudere il gas perché rischiavo di cadere a causa del mio pneumatico anteriore e ho perso due posizioni che, in questo caso, mi hanno impedito di essere nella posizione corretta per la mia corsa. E comunque, è stato un buon weekend per me, la velocità era buona, e vedremo come sarà la mia condizione fisica a Phillip Island, se sarà un po’ migliore. Spero di sì.
Marini è stato anche interrogato sul weekend nel complesso e se si aspettava di ottenere i risultati che ha raggiunto a Mandalika, mostrando di essere un po’ sorpreso dal modo in cui sono andate le cose, con la certezza che avrebbe potuto lottare per il podio senza la sfortuna di oggi:
– La gara è stata un po’ strana (Sprint), così come il podio. Nessuno si aspettava un podio del genere. Sapevamo che Maverick poteva essere forte e Jorge il più forte oggi, ma vedendo i tempi sul giro e il ritmo che tutti avevano, avrei potuto lottare facilmente per il podio perché oggi faceva anche freddo, con il vento. E specialmente con la gomma posteriore media, la moto è più facile da guidare nel reparto fisico, perché con meno grip la moto si muove molto meno, quindi lo sforzo che devi applicare al manubrio è molto meno…