Alpine-Renault sembra essere in uno stato di negazione riguardo alla macchiata storia di Briatore nella Formula 1 dopo lo scandalo infame del crashgate durante il Gran Premio di Singapore del 2008. In questo scandalo, Briatore, che all’epoca era il capo del team di F1 della Renault, istruì Nelson Piquet Jr a causare un incidente deliberatamente affinché la Safety Car entrasse in pista e desse a Fernando Alonso la possibilità di vincere la gara, cosa che alla fine avvenne. Questo comportamento anti-etico ha avuto un impatto dannoso sullo sport e sui suoi protagonisti. È particolarmente preoccupante considerando l’attuale enfasi sulla trasparenza e l’integrità all’interno della Formula 1.
Durante una conferenza stampa con i capi delle squadre di F1 a Barcellona, Famin è stato interrogato su cosa pensasse di avere qualcuno con un passato discutibile come Briatore a fornire consigli al team. Famin ha risposto sinceramente, affermando di non essere legato al passato e di essere completamente concentrato sul futuro e sul miglioramento del team. Crede che avere Briatore come consulente possa essere benefico grazie alla sua vasta conoscenza della Formula 1 e alla sua vasta rete di contatti. Famin rimane ottimista sul fatto che l’esperienza di Briatore possa contribuire allo sviluppo e al successo del team.
Quando confrontato con il fatto che Briatore non si sia scusato per le sue azioni, Famin ha minimizzato l’importanza, ribadendo la sua mentalità orientata al futuro. Ha sottolineato che la sua principale preoccupazione è far progredire il team, non rimanere legato agli errori del passato.
Nonostante affronti una maggiore scrutinio durante la conferenza stampa, Famin continua a negare qualsiasi implicazione negativa nell’assunzione di Briatore. Semplifica la situazione, vedendo Briatore come solo un altro asset prezioso per il team. Famin crede che l’arrivo di persone come Briatore e il direttore tecnico, David Sanchez, migliorerà la competitività e le prestazioni generali del team. Sottolinea l’importanza di utilizzare tutte le risorse disponibili e cercare asset aggiuntivi per rafforzare il team.
Solo il tempo dirà se il ruolo di Briatore nella Alpine sarà un impegno a lungo termine o se si unirà alla lista di “consiglieri” transitori che sono passati da Enstone.