Honda sta lavorando duramente sulla sua prima moto ibrida, che combina un motore a benzina con motori elettrici, e l’azienda sta adottando un approccio tipicamente complicato per creare una moto che dichiara di avere una flessibilità senza precedenti.
Sono state presentate diverse domande di brevetto relative alla nuova moto e, sebbene mostrino il contorno di uno scooter X-ADV avvolto nell’apparato ibrido, la realtà è che il sistema sarà più adatto a una moto da turismo o sport-turismo, che combina autonomia, prestazioni ed economia, ma a discapito del peso e del volume.
A differenza delle ibride più semplici – e al momento ce n’è una sotto forma della Kawasaki Ninja HEV, che dovrebbe essere lanciata come parte della gamma di modelli dell’azienda per il 2024 – Honda non sta semplicemente aggiungendo un motore elettrico per rinforzare un motore e una trasmissione convenzionali. Invece, l’azienda ha ideato un design che utilizza non uno, ma due motori elettrici insieme al suo motore a benzina convenzionale e ha essenzialmente due trasmissioni, consentendo di funzionare in diverse modalità, tra cui una puramente elettrica, una CVT a bassa velocità e una moto normale con diverse rapporti di marcia fissi.
La disposizione della trasmissione è mostrata qui sopra. È in parte ispirata alla prima auto ibrida – la Toyota Prius – utilizzando un set di ingranaggi per collegare i due motori elettrici e il motore a benzina, eliminando la frizione convenzionale.
È un po’ difficile immaginare, ma le tre fonti di energia sono collegate agli ingranaggi. Il motore/generatore elettrico principale – chiamato MG1 – aziona la corona (attraverso un altro ingranaggio). Il secondo motore/generatore elettrico (MG2) è permanentemente collegato all’ingranaggio centrale, così come l’albero di uscita della trasmissione. È anche direttamente collegato alla pignone anteriore, quindi ogni volta che la ruota posteriore si gira, si gira anche MG2.
Infine, il motore a combustione interna (rappresentato da un singolo pistone in questo disegno, ma che nella vita reale deve essere almeno un motore bicilindrico) è collegato al supporto dell’ingranaggio che si trova tra la corona e l’ingranaggio centrale.