L’Ente Regolatore dei Servizi Energetici (ERSE) ha rivelato che il consumo di carburanti è aumentato del 3,6% a novembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma è diminuito dell’8,7% rispetto a ottobre.
Nel boletim ora pubblicato, il regolatore afferma che “a novembre il consumo di carburanti derivati dal petrolio, considerando la benzina, il gasolio, il ‘jet’ [carburante per aerei] e il GPL, è diminuito rispetto a ottobre”, con “il consumo complessivo che è diminuito di 62,63 kton [chilotonnelate] rispetto al mese precedente, corrispondente a una diminuzione dell’8,7%”.
Secondo l’ERSE, la diminuzione del consumo di carburanti derivati dal petrolio a novembre “si è verificata nel ‘jet’ (-21,5%), nel gasolio (-6,4%) e nella benzina (-5,6%)”, mentre “in controtendenza si è registrato un aumento del consumo di GPL (+14,1%) nello stesso periodo”.
Parallelamente, “in termini annuali, il consumo registrato a novembre 2023 è stato superiore del 3,6% (+22,77 kton) rispetto a novembre 2022”.
A questa evoluzione ha contribuito “un aumento del consumo di benzina (+9,5%), ‘jet’ (+9,0%), gasolio (+1,1%) e GPL (+0,2%)”, mentre “il consumo registrato a novembre 2023 è stato superiore al consumo nel periodo pre-pandemico del 2019 (+6,97 kton), con un aumento del consumo di benzina (+14,3%) e jet (+12,2%)”. Al contrario, “il consumo di GPL (-13,4%) e gasolio (-3,1%) è diminuito”.
L’ERSE ha inoltre rivelato che a novembre i prezzi di vendita al pubblico (PVP) della benzina e del gasolio nel mercato nazionale medio “hanno seguito il comportamento dei mercati internazionali e hanno registrato diminuzioni del 3,3% e del 4,0% rispettivamente rispetto al mese precedente”.
Il regolatore ha sottolineato che “le ipermercati offrono i prezzi più competitivi per i carburanti stradali, seguite dagli operatori del segmento ‘low cost'”.