Questo GP in Qatar ha mostrato un po’ di quello che è il MotoGP e cosa può succedere nella lotta per il titolo, con Francesco Bagnaia che ha avuto la meglio su Jorge Martin. L’italiano ha guidato per gran parte della gara ma ha finito secondo, battuto da Fabio Di Giannantonio, mentre Jorge Martin ha avuto una gara assolutamente disastrosa, finendo decimo.
Sette punti separano Pecco Bagnaia e Jorge Martin in classifica e con tre gare ancora da disputare tutte le situazioni sono aperte, soprattutto dopo che il numero 89 ha dimezzato il distacco in testa vincendo lo Sprint, mentre il numero 1 è arrivato quinto.
E la suspense è alle stelle per la gara di domenica, soprattutto dopo che Martin ha forzato un sorpasso su Bagnaia, con l’italiano che ha espresso il suo disappunto per il modo in cui è avvenuto. Infatti, il pilota della Ducati Lenovo ha già “avvertito” che è pronto a lottare con il suo avversario per quello che è successo: È fantastico che lui sia venuto contro di me per iniziare, ora so che si può fare e mi piace questa situazione. Penso che sia fantastico che lui l’abbia fatto, quindi si sta aprendo una situazione che potrebbe essere interessante per domani.
Prima dell’inizio della gara di domenica, una nota sulle statistiche: Bagnaia ha vinto altre due gare domenica, mentre Martín a sua volta ha il doppio delle vittorie nelle gare Sprint.
E non sono mancati gli ingredienti per animare la battaglia a Losail, con Bagnaia che partiva quarto in griglia e Martín accanto all’italiano in quinta posizione.
Ecco che tutto era pronto per l’inizio della gara, con più di 55.000 spettatori sul posto a seguire la battaglia dal vivo:
L’inizio della gara non poteva andare meglio per Bagnaia, che subito si portava in testa alla corsa, a differenza di Martín che era ottavo e alla fine del primo giro erano già 1,471 secondi a separare Martin dalla testa della corsa.
Dopo due giri, Martin si avvicinava a 2 secondi dal leader, che a sua volta era in testa alla gara e aveva anche stabilito il giro più veloce con 1:53,468 secondi.
Johann Zarco, compagno di squadra di Martin, è andato largo e questo ha permesso allo spagnolo di salire in settima posizione, ma con tre giri completati era già distante 2,363 secondi dalla testa della gara. Marc Márquez era sesto e 0,443 secondi dietro a Martín.
Márquez è stata la prossima “vittima” di Martín e si è portato in sesta posizione. Brad Binder prometteva di essere una sfida più difficile, a 1,4 secondi di distanza. Non è passato molto tempo prima che Luca Marini fosse il prossimo sfidante, dato che Binder ha colto l’occasione per salire in quarta posizione, relegando Marini a essere inseguito da Martín.
Cinque giri e Bagnaia era in testa alla gara con 0,644 secondi di vantaggio su Fabio Di Giannantonio e 3,062 secondi su Martin.
Marquez in settima posizione stava dando filo da torcere a Martin e 0,315 secondi separavano l’ex campione del mondo dal pilota Pramac, che si stava sempre più allontanando dal leader: 3,303 secondi separavano Martin da Bagnaia, che aveva un vantaggio di circa quattro decimi di secondo su DiGia.
All’inizio del nono giro Bagnaia aveva DiGia a 0,191 secondi, ma il campione del mondo stava dimostrando la sua forza e non permetteva al numero 49 di avvicinarsi troppo, mentre Martin aveva un nuovo inseguitore: Maverick Viñales, che puntava al numero 89. 0,149 secondi separavano il pilota Aprilia dalla sesta posizione.
Viñales minacciava di superare Martín da un momento all’altro, che ora era distante 5,100 secondi dalla testa.
Nel primo settore dell’undicesimo giro DiGia vedeva il distacco ridotto a 0,079 secondi, ma Bagnaia rimaneva solido e poco dopo Martín perdeva due posizioni e scendeva all’ottavo posto. Una gara disastrosa per lo spagnolo, che ora aveva Fabio Quartararo alle spalle a 0,186 secondi,
Martin era a questo punto il pilota più lento in pista, l’unico a guidare all’interno del secondo 55, ma Martín riuscì comunque a battere Márquez, ma fu superato poco dopo da Quartararo ed era ancora ottavo. Jack Miller era nono a 0,104 secondi e… presto perse una posizione, scendendo al nono posto, con Zarco che poteva fare da “guardia” al suo compagno di squadra.
Nel frattempo, Bagnaia stava andando forte e resistendo a Di Giannantonio, con il pilota del team Gresini a inseguire a 0,234 secondi di distanza.
Con nove giri al termine, era tutto per i due rivali:
Bagnaia rimaneva in testa con il suo distacco da DiGia che variava tra 1 e 2 decimi. Martin aveva Miller a 1,4 secondi e vedeva il sogno del Campionato del Mondo molto lontano: se la gara finisse ora, 25 punti separerebbero Bagnaia da Martín!
DiGia stava facendo del suo meglio, ma Bagnaia era su un altro livello e non dava al suo avversario alcuna possibilità, in un momento in cui i problemi di Martin promettevano di peggiorare: Enea Bastianini ha battuto Zarco e poi non ha perso tempo a superare Martin, che si trovava in decima posizione con cinque giri al termine.
Al giro successivo DiGia ha confermato il sorpasso su Bagnaia e poi ha difeso con successo l’attacco del pilota della Ducati ufficiale. In due settori il numero 49 ha ridotto il distacco a 2,5 secondi, con il numero 1 che è andato largo nell’area di fuga e, se non fosse stato per il grande vantaggio di Marini, la situazione avrebbe potuto essere molto peggiore.
Il distacco in classifica era ora virtualmente di 21 punti, mentre Martin rimaneva in decima posizione.
Non ci sono stati altri cambiamenti significativi fino alla fine e Martín ha concluso una gara disastrosa in decima posizione, con Fabio Di Giannantonio che mantiene vive le sue aspirazioni al titolo, nonostante il grande distacco che ora separa i primi due.