Dopo aver detto che Honda si è migliorata, nonostante alcuni di questi risultati non siano chiaramente visibili, Joan Mir ha sottolineato il fatto che la concorrenza sembra essersi migliorata molto, il che non sembra essere il caso di Honda.
Il ex campione del mondo, allora con la Suzuki, ha iniziato la sua analisi di quello che è successo oggi, tenendo presente la qualifica: ‘È stata una giornata intensa. Al mattino mi sentivo abbastanza male con la moto, non avevo una buona sensazione. Poi abbiamo migliorato un po’ e in qualifica sono riuscito a fare un passo avanti. I tempi sul giro non sono male, quelli che abbiamo fatto in qualifica. Ma è chiaro che tutti si stanno migliorando molto’.
Poi ha ricordato quanto siano intensi e veloci i tempi sul giro attuali e, mentre tutti sembrano migliorare, nel caso di Honda non sembra così: ‘Non molto tempo fa, correre sul 58 basso ti avrebbe messo al quinto posto, sulla seconda fila. Quest’anno, sono partito 16° con quel tempo. Questo mostra un po’ come tutti si stanno migliorando, come tutti gli altri si stanno migliorando. E sembra che noi non ci siamo migliorati affatto rispetto all’anno scorso’.
Mir ha poi parlato della sua gara e di come sia riuscito a migliorare dopo aver “perso” la partenza: ‘In gara, non è stata la mia migliore partenza, non ho trovato la giusta traiettoria per sorpassare. Sono andato all’esterno e mi sono toccato, poi ho perso un po’ di ritmo. Poi non mi sentivo male, ho sorpassato Pol, ho intralciato un po’ Pol, era davanti. Ed è un po’ come tutti ti dicono: quando sei dietro qualcuno, la gomma si scalda’.
Come detto all’inizio di questa settimana, anche da Marc Marquez, quando si è dietro agli altri la RC213V inizia ad avere più problemi: ‘E per noi, senza grip, il problema si accentua, perché non puoi frenare e accelerare bene. Quindi diventa una grande sfida guidare questa moto in quelle temperature. E si è concluso con una caduta. Poi mi sono rialzato e ho visto che stavo guidando in 0 basso, 9 alto. Penso che fosse un po’ un ritmo per stare tra l’8 e il 12, che è dove penso potremmo essere’, prima di concludere:
– La cosa facile da fare sarebbe stata riportare la moto al box e dire ‘Domani sarà un altro giorno’. Ma volevo finire la gara per me stesso, per avere la sensazione e ottenere informazioni per la gara di domani. Questo è tutto. Questo è tutto quello che devo ricordare.