Attualmente, l’Italia ha il privilegio di essere uno dei pochi paesi ad avere due gare di Formula 1 – il Gran Premio dell’Emilia Romagna a Imola e il Gran Premio d’Italia a Monza. Nonostante in futuro potrebbe esserci una rotazione di una di queste con altre tappe europee a causa del crescente numero di gare nel calendario, l’idea del paese è quella di mantenere due visite della F1 all’anno almeno fino al 2030.
È quanto ha sottolineato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, al giornale La Gazzetta dello Sport, assicurando che i legami sono quasi chiusi: “Abbiamo già un accordo, mancano solo alcuni dettagli, per firmare un nuovo contratto per la conferma di entrambi i Gran Premi, a Monza e Imola, per altri cinque anni. Avere due gare nel calendario fino al 2030 sarebbe un risultato straordinario per il nostro paese. Vorremmo firmare un pre-contratto entro la fine del 2024”.
Imola ha un forte sostegno da parte di un consorzio di aziende locali, mentre Monza è sotto contratto fino al 2025 e il dirigente ha detto che sarà necessario garantire che i costi aggiuntivi siano coperti: “È inevitabile che ci sia un aumento dei costi a partire dal 2026, anche perché Monza attualmente è quello che paga meno in tutta Europa. Ma tutti devono fare la propria parte. Non possiamo sovraccaricare troppo i conti dell’ACI, soprattutto se sto per firmare un unico contratto di questa portata”.
Sticchi Damiani ha riconosciuto che avere spazi nel calendario in futuro non sarà un compito facile, quindi è urgente rinnovare con i due GP italiani: “È importante anticipare i tempi rispetto alla scadenza del 2025, che coinciderà con l’elezione del presidente della FIA e la bozza del nuovo Patto della Concordia tra le squadre e la F1. A livello internazionale, c’è una fila di richieste per ospitare un Gran Premio. Pensate a Francia e Germania, non hanno una gara affatto, quindi è meglio assicurare le nostre gare fino al 2030 il più presto possibile”.