La Formula 1 non ha ceduto di un millimetro e respinge la candidatura del progetto di Andretti e Cadillac per la Formula 1 – che aveva ricevuto il “via libera” dalla FIA mentre il processo di ammissione passava per l’organismo federativo.
La resistenza della categoria regina e delle attuali squadre a una 11ª formazione non è una novità – anche perché, per le squadre attuali, sarebbe un’altra a dividere la “torta” dei ricavi, il che non è un scenario desiderabile per ovvi motivi. Aggiungere un vero valore al gruppo era uno dei requisiti necessari e, con l’arrivo di un nuovo costruttore (la Cadillac), sembrava essere stato soddisfatto. Inoltre, il progetto proviene dagli Stati Uniti d’America, un mercato in forte espansione per la F1.
Tuttavia, in un comunicato citato da vari organi di informazione, la F1 ha ora respinto la candidatura, ritenendo che Andretti Cadillac non sarebbe un vero valore aggiunto: “Il modo più significativo in cui un nuovo partecipante porterebbe valore è essendo competitivo, in particolare lottando per podi e vittorie. Ciò aumenterebbe materialmente l’interesse dei tifosi e aumenterebbe anche il valore del campionato agli occhi di interessati chiave e fonti di ricavo come broadcaster e promotori di gare”.
Pur riconoscendo che un gruppo motopropulsore GM/Cadillac favorisce la credibilità del progetto, la F1 ritiene anche che sarebbe “una sfida considerevole da superare”. D’altra parte, se Andretti entrasse nel 2025, dovrebbe costruire una vettura per una sola stagione e essere fornita da uno dei costruttori attuali di gruppi motopropulsori prima dei profondi cambiamenti regolamentari previsti per il 2026. Secondo la F1, questi produttori potrebbero anche guardare con sospetto una collaborazione:
– Potrebbero inevitabilmente essere restii ad ampliare la loro collaborazione [con Andretti] oltre il minimo richiesto mentre la squadra persegue la sua ambizione di collaborare con GM come fornitore di gruppi motopropulsori a lungo termine, cosa che il fornitore obbligatorio vedrebbe come un rischio per la sua proprietà intellettuale e conoscenza.”
La F1 ritiene anche che la proposta di Andretti di entrare nel 2025, prima dei profondi cambiamenti regolamentari, faccia pensare che la struttura non sia consapevole delle sfide che avrebbe di fronte. Tutto considerato, la categoria regina è categorica: “Non crediamo che sarebbe un partecipante competitivo”.
Riguardo al gruppo motopropulsore GM, la F1 riconosce che il conglomerato americano ha i mezzi e la credibilità per essere competitivo, ma non ci sono garanzie di successo. E per quanto riguarda il futuro? Nel comunicato, il massimo del motorsport ammette che, sebbene al momento non veda valore aggiunto, per entrare nel 2028 il progetto di Andretti potrebbe essere visto in modo diverso.