Liberty Media, l’azienda madre di Formula 1, ha rivelato di essere sotto indagine da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per il rifiuto della proposta di Andretti Global di entrare nel Campionato Mondiale di Formula 1 della FIA. L’indagine, aperta dalla Divisione Antitrust del Dipartimento di Giustizia, si concentra sul comportamento di Formula 1 riguardo alla richiesta di Andretti Formula Racing. Il Presidente e CEO di Liberty Media, Greg Maffei, ha dichiarato che l’azienda coopererà pienamente con l’indagine e ritiene che la decisione di respingere la richiesta di Andretti sia conforme alle leggi antitrust degli Stati Uniti. Maffei ha sottolineato che Formula 1 ha stabilito criteri per l’espansione e i nuovi partecipanti possono essere approvati se soddisfano tali requisiti.
In risposta al rifiuto di Liberty Media della richiesta di Andretti, un gruppo di sei senatori, guidati da Amy Klobuchar e Mike Lee, ha richiesto l’indagine antitrust a maggio. Mario Andretti, la leggenda delle corse, ha visitato Washington per ottenere il sostegno del Congresso in risposta alla decisione di Liberty. Il piano di Andretti era quello di unirsi alla griglia di Formula 1 già dal prossimo anno e collaborare con Cadillac, portando potenzialmente General Motors nel campionato come nuovo produttore. Mentre la FIA ha approvato la richiesta di Andretti, Liberty Media, che controlla gli aspetti commerciali dello sport, l’ha bloccata. Liberty Media ha giustificato la sua decisione esprimendo dubbi sulla capacità di Andretti di diventare competitivo in breve tempo e ha messo in dubbio il valore del loro coinvolgimento.
Le squadre esistenti hanno avuto reazioni contrastanti ai piani di Andretti, con alcune che si oppongono all’idea per timore che una squadra aggiuntiva possa ridurre i loro guadagni secondo l’attuale accordo commerciale. L’Accordo di Concorde, che regola la relazione commerciale di Formula 1 con le squadre, sarà in vigore dal 2026 al 2030.
Foto da Instagram di Mario Andretti