Lin Jarvis, discutendo la situazione attuale di Yamaha in MotoGP con Speedweek, ha evidenziato che uno dei loro principali svantaggi negli ultimi anni è stata la mancanza di sviluppo del loro motore. Ha contrastato questo con l’approccio aggressivo di Ducati allo sviluppo del motore, notando che Yamaha, essendo un produttore giapponese, tendeva a fare miglioramenti più conservativi e incrementali, simili a Honda.
“Il nostro più grande svantaggio è stato che non abbiamo sviluppato il nostro motore negli ultimi anni. Ducati è stata super aggressiva nello sviluppo del motore e noi siamo giapponesi. Ciò significa che tendevamo a fare piccoli passi avanti. Proprio come Honda, penso,” ha confrontato. “Abbiamo lavorato in modo conservativo e oggi questo non è sufficiente.”
Jarvis ha riconosciuto le sfide affrontate da Yamaha, specialmente nella prima parte dell’anno, che sono state difficili e frustranti per i loro piloti, incluso Fabio Quartararo. Tuttavia, ha osservato un cambiamento positivo nell’atteggiamento di Quartararo più avanti nell’anno, portando a una migliorata performance.
Guardando avanti, Yamaha si sta concentrando nel garantirsi due posti per un team satellite nella stagione 2025. Jarvis ha sottolineato l’importanza di avere più piloti sulle loro moto, poiché fornisce vantaggi nelle gare e aiuta a risolvere rapidamente i problemi e trovare migliori impostazioni. Ha sottolineato la difficoltà nel ottenere buoni risultati con otto Ducati veloci in pista.
Jarvis ha anche menzionato l’impegno di Yamaha nel cambiamento e nel miglioramento, affermando che stanno investendo in modo significativo dove necessario e stanno modificando il loro approccio al lavoro. Ciò include lavorare di più con esperti europei. Ha espresso fiducia nel fatto che Yamaha avrà una macchina molto migliore all’inizio della prossima stagione, anche se non poteva confermare se sarebbe stata abbastanza buona per competere al livello molto alto della competizione MotoGP.
La focalizzazione di Yamaha è sul progresso e l’adattamento, con Jarvis che sottolinea la natura competitiva di MotoGP e la necessità di sviluppo e miglioramento continui.
“Sono convinto che all’inizio della prossima stagione avremo una macchina molto migliore. Non posso ancora dire se sarà abbastanza buona. La competizione è ad un livello molto alto. A Valencia c’erano sedici piloti entro 0,8 secondi nel primo giorno, quindi MotoGP è molto competitiva. Ma stiamo facendo progressi,”