Le regole della MotoGP per il 2027 sono già state presentate, e uno degli aspetti sarà l’aerodinamica – con la larghezza del carenaggio anteriore che verrà ridotta di 50 millimetri.
Una delle intenzioni delle future regolamentazioni è quella di creare più equilibrio e una migliore competizione, ma Luca Marini, pilota della Repsol Honda, teme che la riduzione delle dimensioni aerodinamiche avrà l’effetto opposto. Ha dichiarato alla stampa:
– È difficile dire qualcosa ora. Una cosa che sarà cruciale penso sia l’aerodinamica, perché solo riducendo la larghezza, forse creerà ancora più differenze tra i costruttori perché se sei intelligente e astuto nel trovare il modo per far funzionare l’aerodinamica in modo efficace, influenzerà anche sulle moto.
L’italiano ha approfondito la sua spiegazione: ‘Penso che tutti gli ingegneri investiranno molto denaro su questo, perché in questi due o tre anni abbiamo visto quanto sia migliorata la categoria lavorando sul lato aerodinamico – perché puoi migliorare ogni area della moto: la frenata, il cabrato, la piega. Penso che con ali più piccole sarà ancora più cruciale trovare il modo per farle funzionare’.
Anche con le nuove regole a meno di tre anni dall’entrata in vigore, Marini ha sostenuto che il lavoro nel momento presente e nella generazione attuale di moto continuerà: ‘È troppo lontano, il 2027 è troppo lontano. Quindi sicuramente dobbiamo lavorare sul presente, perché anche la conoscenza che si acquisisce in questi anni aiuterà molto per il futuro’.