Marc Márquez ha terminato al secondo posto nel Gran Premio di MotoGP di Spagna, perdendo un intenso duello diretto con Francesco Bagnaia (Ducati). Il pilota del team Gresini ha la versione dell’anno scorso della Desmosedici GP, a differenza dell’italiano.
Alcuni ritengono che questa differenza possa essere significativa quando si tratta di vincere le battaglie. Tuttavia, il pilota di test Ducati Michele Pirro ha detto a GPOne.com che le differenze non sono radicali:
– Personalmente, mi dispiace che il confronto tra queste due moto continui. Sebbene sia vero che la GP24 sia un miglioramento rispetto alla GP23, dovremmo sviluppare moto peggiori di quelle di altri costruttori? Tuttavia, voglio sottolineare una cosa: non c’è mezzo secondo tra le due moto, come alcuni potrebbero pensare.
L’italiano ha sottolineato che, soprattutto nella fase finale della gara, è il pilota a fare la differenza: ‘Soprattutto in quei cinque ultimi giri del GP a Jerez, è lo stesso se hai la GP23 o la GP24. Quando stai spingendo così forte, ciò che conta è l’abilità del pilota e, soprattutto, gli attributi che possiedi. Fine, non c’è nient’altro da aggiungere’.
Per sottolineare ulteriormente il fatto che non ci sono differenze inibitorie in una versione più vecchia della moto, Pirro ha dato un esempio concreto dell’anno scorso: ‘Quasi sembra che la GP23 fosse una moto poco competitiva, sottovalutata, e non lo è. In questo senso, vorrei sottolineare una cosa: l’anno scorso, [Fabio] Di Giannantonio aveva la GP22 senza un singolo aggiornamento per tutta la stagione, ma ha lavorato sodo, arrivando alla fine della stagione a lottare per podi e vittorie’.