Josef Newgarden ha trattenuto le lacrime mentre esprimeva le sue scuse alla comunità IndyCar e ai fan dopo essere stato squalificato dalla gara di St. Petersburg. Ha descritto l’accaduto come “devastante” e “imbarazzante” e ha ammesso di aver deluso la sua squadra.
L’annuncio della squalifica di Newgarden e di Scott McLaughlin ha causato un grande impatto nel paddock della IndyCar. La squalifica è avvenuta perché entrambi i piloti hanno utilizzato il push-to-pass durante le ripartenze, andando contro le regole. La squadra ha attribuito l’errore a un software errato lasciato sulla vettura durante un test ibrido pre-stagione.
Mentre McLaughlin e un altro pilota della Penske, Will Power, hanno rilasciato dichiarazioni per chiarire le loro posizioni, Newgarden ha ricevuto critiche per non aver fatto una dichiarazione in precedenza. Tuttavia, ha ritenuto importante rivolgersi direttamente alla stampa, cosa che ha fatto in una conferenza stampa emozionante di 35 minuti.
Durante la conferenza stampa, Newgarden ha assunto la piena responsabilità delle sue azioni e ha chiesto scusa ai fan, ai compagni di squadra e ai concorrenti. Ha riconosciuto di non essere stato all’altezza degli elevati standard che si era imposto lungo la sua carriera.
Newgarden ha rivelato di aver pensato incessantemente a affrontare la stampa e che questo lo teneva sveglio di notte. Ha ammesso di aver premuto il pulsante del push-to-pass anche sapendo che non fosse legale in quel momento. Ha spiegato di credere che ci fosse stata una modifica alla regola riguardo all’uso del push-to-pass durante le ripartenze, il che lo ha portato alla sua decisione.
La spiegazione di Newgarden è stata contestata da altri piloti, tra cui Colton Herta, che ha respinto la sua giustificazione. La controversia sulla squalifica ha sollevato anche interrogativi sulla proprietà della squadra Penske sia della squadra che del campionato.
Newgarden ha riconosciuto di aver preso appunti dopo la gara, ma non ha prestato attenzione ai dati del push-to-pass sugli altri veicoli, assumendo che tutti li stessero utilizzando. Quando gli è stato chiesto perché il suo ingegnere dei dati non ha notato la violazione, ha detto che nessuno nel team credeva di aver fatto qualcosa di sbagliato.
Il momento della scoperta della violazione del regolamento, un mese dopo la gara, ha reso difficile per i fan e le persone nel paddock credere alle spiegazioni fornite. Alcuni hanno accusato il team Penske di mentire riguardo all’errore del software.
Nonostante il cinismo attorno alla sua spiegazione, Newgarden continua a concentrarsi sul recupero della sua posizione nel campionato. È sceso all’11º posto, ma è determinato a rimettersi in gioco a Barber. Inoltre, attualmente si trova in una situazione di free agency, con voci che suggeriscono che rinnoverà con la Penske, nonostante l’interesse di altre squadre.
Affrontare direttamente la stampa è stato un passo significativo per Newgarden, anche sapendo che non tutti crederanno alla sua spiegazione. Ora è pronto a guardare avanti e concentrarsi sulla sua carriera nelle corse.