La dirigenza di vertice della Ducati ha accettato le concessioni date ai rivali in MotoGP, ma apparentemente questo non è il modo giusto da seguire, almeno secondo Michele Pirro. Il collaudatore italiano del produttore vede questa situazione come una penalizzazione per l’azienda, e addirittura come un “attacco”.
Il numero 51, un elemento chiave nello sviluppo della Desmosedici, ha parlato dell’idea di concedere delle concessioni ai concorrenti della Ducati, dicendo a GPOne: “Penalizzare chi ha lavorato meglio e ha messo insieme un pacchetto negli ultimi anni, anche come team di collaudo che funziona bene, non penso sia la cosa migliore da fare”.
Questa situazione gli impedisce anche di fare più apparizioni nei GP, poiché vede la situazione già in atto come un vantaggio per i suoi rivali: “Ma al momento, considerando i punti, sarò costretto a rinunciare alle wild card, almeno per la prima parte dell’anno. Certo, avere più circuiti, pneumatici e motori da testare può funzionare, ma devi anche avere un metodo di lavoro. Ma è sicuramente un buon vantaggio per i rivali”.
Per Pirro, questa decisione costituisce un “attacco” al lavoro svolto dal produttore: “Non capisco questa ostinazione nei nostri confronti e nei miei in particolare. Secondo me è peggio, perché se dobbiamo sostituire qualcuno siamo meglio preparati, quindi non vedo questa come un’atteggiamento sensato. Lo vedo come un attacco alla Ducati, che ha costruito un team di collaudo competitivo negli ultimi anni”.