Luca Marini ha avuto un buon weekend in Thailandia, qualificandosi in prima fila, al secondo posto, ottenendo la terza posizione nella gara Sprint di ieri. Tuttavia, nella lunga gara di oggi, il pilota di Moonery VR46 non è andato oltre l’ottavo posto, che diventerebbe settimo dopo la penalità di Aleix Espargaro.
In una riunione dopo la gara, il pilota italiano ha rivelato di non essere soddisfatto della sua prestazione, aspettandosi un po’ di più da sé stesso, svelando che il pneumatico posteriore è stato il tallone d’Achille nella gara odierna:
– Buono, ma comunque non è abbastanza. Questo non è il risultato che volevo, perché mi aspettavo qualcosa di migliore. Ammetto che i ragazzi nei primi 3 oggi erano molto forti, molto veloci. Stavo cercando di gestire molto il pneumatico posteriore, ma alla fine ho finito prima degli altri piloti; il mio pneumatico. Avevo difficoltà soprattutto nel frenare la moto e nell’entrata (nella curva), perché quando scivolavo era difficile girare all’interno della curva, quindi questo penalizzava la mia uscita, ma il problema era nell’entrata, secondo me. Ho parlato un po’ con gli altri piloti e hanno detto che per loro il pneumatico posteriore andava bene, almeno fino a 4 giri dal termine, mentre per me erano 9 giri. Dobbiamo guardare i dati e capire dove ho usato troppo il pneumatico posteriore e ho generato troppa temperatura. E se troviamo la soluzione a questo, forse in Malesia potrebbe essere lo stesso perché lì c’è anche troppa temperatura, quindi è importante mantenere la temperatura degli pneumatici bassa.
Il numero 10 ha sottolineato di credere che la lotta con Marco Bezzecchi non fosse il problema principale, in quanto ha già riscontrato alcune difficoltà prima di entrare in battaglia con il suo compagno di squadra:
– Forse sì, forse sì. Dobbiamo guardare quei giri e vedere se ho fatto qualcosa di diverso. Onestamente, non lo so; in quel momento non avevo la sensazione di fare qualcosa di pazzesco. Solo guidare. La cosa è che, prima della battaglia con Bezz, stavo già avendo difficoltà con il pneumatico posteriore, quindi non potevo difendermi molto, avevo già molte difficoltà nel frenare.
Luca Marini ha anche detto che la sua altezza e il suo peso elevato potrebbero essere stati importanti per l’usura del pneumatico posteriore, rassegnandosi a qualcosa che non può cambiare:
– Sì, è una questione fisica. Quindi potrebbe essere stata la differenza, ma come pilota non posso fare scuse, perché è qualcosa che non posso controllare, non posso cambiare, dobbiamo solo trovare forse una soluzione migliore o capire qualcosa che possiamo fare con l’acceleratore o fare qualcosa di diverso. Usare il mio corpo in modo diverso, forse.