L’azienda privata spaziale Vast ha presentato il loro ambizioso progetto, Haven-1 Lab, una stazione spaziale lunga 100 metri che servirà come laboratorio a gravità zero per varie entità. La stazione, che sarà la prima stazione di ricerca a microgravità al mondo, sarà composta da diversi moduli rotanti che genereranno piccole quantità di gravità. Questi moduli ospiteranno dieci slot per carichi utili, ognuno delle dimensioni di un forno a microonde, in grado di ospitare carichi utili fino a 66 libbre. Con 100 W di potenza continua alimentata in ogni slot, i ricercatori saranno in grado di condurre esperimenti nel campo della salute, della produzione di materiali e della biotecnologia.
Per garantire la connettività, l’intera stazione sarà collegata a Internet tramite il sistema Starlink, consentendo agli astronauti di comunicare con i controllori a terra. Inoltre, Vast ha annunciato partnership con Redwire e Yuri, due aziende specializzate nella ricerca biotecnologica. Redwire attualmente gestisce nove carichi utili a bordo della ISS, mentre Yuri ha sviluppato una piattaforma di ricerca biotecnologica spaziale chiamata ScienceTaxi.
Per facilitare le missioni di trasporto e rifornimento, Vast si affiderà alle navicelle spaziali SpaceX Dragon. Queste astronavi non solo consegneranno astronauti, forniture e carichi utili all’Haven-1, ma porteranno anche gli esperimenti sulla Terra. La prima componente di Haven-1 è prevista per il lancio nella seconda metà dell’anno prossimo, con un razzo SpaceX Falcon 9. Una volta in orbita, la stazione ospiterà il suo primo equipaggio di quattro persone, le cui identità devono ancora essere rivelate. Vast sta accettando prenotazioni per un posto sul volo, offrendo ai privati l’opportunità di avventurarsi nello spazio.
Mentre il costo di questi viaggi e i diritti per utilizzare la stazione rimangono non divulgati, Vast e SpaceX forniranno addestramento per garantire la sicurezza e la competenza dell’equipaggio. La prima missione verso Haven-1 è programmata per durare un mese, segnando un nuovo capitolo emozionante nell’esplorazione e nella ricerca spaziale.
Foto di vastspace.com