Aron Canet è stato la stella del GP del Portogallo ed è il leader del campionato mondiale Moto2 dopo la sua prima vittoria nella classe intermedia della MotoGP.
Parlando a Paddock.gp, il pilota ha parlato delle difficoltà che ha dovuto superare per arrivare dove è ora e del significato del nastro che lo accompagna sempre nelle gare del campionato mondiale.
– ‘Quando avevo 20 anni, la gente mi guardava dall’alto in basso, chiamandomi gangster a causa dei miei tatuaggi e piercing. Per questo ho messo questo nastro per mostrare che, con tatuaggi, piercing o anche capelli gialli, non siamo peggiori di nessun altro e che possiamo comunque essere persone buone. In un certo senso, vorrei difendere tutti coloro che vengono discriminati a causa del loro aspetto fisico.’
Ha anche spiegato cosa lo ha colpito di più di questo nuovo progetto con il team Fantic Racing: ‘Unirmi a Fantic Racing mi ha cambiato più di quanto pensassi. Ho trovato un ambiente molto piacevole, oserei dire una famiglia che non ha mai dubitato di me. Roberto Locatelli, responsabile del progetto, Stefano Bedon e Jairo Carriles, team manager, mi incoraggiano a dare il meglio e a lavorare sodo per me. Abbiamo già vinto in Portogallo e sono convinto che possiamo ottenere di più questa stagione.’
Fonte: https://www.paddock-gp.com/en/moto2-aron-canet-people-looked-at-me-negatively-calling-me-a-gangster-because-of-my-tattoos-and-piercings/